Achille nel gineceo

Pagina singola in pelle di capretto, dipinta a guache, montata all’inglese.
Lunghezza cm. 26,5
Apertura     cm. 51
Stecche       22 + 2 

Francia (?) 1740-50 ca.
 
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Nella scena centrale del ventaglio sono presenti 4 figure femminili che guardano con interesse un cesto colmo di gioielli; alla loro destra, in piedi, su uno sfondo architettonico in stile dorico, immerso in un paesaggio che fa immaginare un ambiente marino -rappresentato dall’accenno di una vela- sono presenti 2 figure maschili ed una abbigliata con abiti femminili, ma con un cimiero ed una spada tra le mani.
A destra tre figure chiudono la scena, mentre a sinistra una figura femminile, dai seni scoperti, si potrebbe ricondurre alla rappresentazione classica delle Nereidi e, di conseguenza, a Teti.
Questa figurazione sfuma alle estremità (angolo morto) in una soluzione ornamentale a motivi vegetali, nello stile della cineseria del retro, dipinti in oro.
La stecca di testa ha la particolarità di avere una foglia di lamina colorata in rosso per far risaltare la figura centrale. Le altre stecche sono in avorio traforato e dipinte, verosimilmente, con tecnica Vernis Martin. La peculiarità risiede nell’applicazione di piume per completare gli uccelli e di stoffe a rappresentare i fiori, di gusto tipicamente cinese,i profili delle stecche poi sono ageminati con piccolissimi tasselli di madreperla che li rendono piu' luminosi e cangianti.

 Sul recto
 
Il soggetto rappresenta un paesaggio primaverile con, al centro,  una donna ed un bambino abbigliati in stile cinese e riparati da un parasole; sul lato destro della pagina è presente un servitore che porta due cesti. A seguire, un particolare, inserito in una losanga, suddivide la scena in due parti, tipica rappresentazione della moda Louis XV.  L’oggetto raffigurato non è immediatamente riconoscibile; si potrebbe ipotizzare essere un telaio.
 
 
Nota mitologica:
Nell’approssimarsi della guerra di Troia Teti, per sottrarre il figlio a morte prematura che, come sapeva, il Fato gli riservava, cercò di nasconderlo mandandolo nell’isola di Sciro, presso la corte del re Licomede, dove fu vestito con abiti femminili e mescolato alle figlie del sovrano.
Saputo che Achille era rifugiato  presso quella reggia, Ulisse attuò un piano astuto per smascherarlo e portò in dono alle figlie del re una cassa di gioielli, ricami, vestiti ed altri oggetti, fra i quali erano presenti una spada ed uno scudo. Al suo comando,  un trombettiere suonò e fu fatto un gran clamore di armi; Achille reagì istintivamente armandosi e smascherandosi così di fronte ad Ulisse.
Sintesi da: Metamorfosi di Ovidio (XIII, 162-170), e Iliade (I, 345 e ssg.).

 
"I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio" Leonardo Da Vinci