Arrivo di Ifigenia e Clitemnestra in Aulide


 
 
Altezza pagina   cm. 14,5
Quadro               cm. 27 X 40
 
Francia 1674 ca.
 
Scheda a cura di Giovanni Rimondini
 
Vanno per prima cosa escluse dalla lettura dell'immagine del ventaglio le aggiunte del completamento in forma di rettangolo pasticciate da un pittore ingenuo - della fine del XVIII° secolo? - , con la loggia a sinistra del riguardante e gli alberi a destra, nonché il laghetto coi cigni in basso al centro.
 
La pagina originale rappresenta l'arrivo in Aulide di Clitennestra e Ifigenia, secondo l'ordine della tragedia di Eschilo, ma in un momento inespresso nel testo letterario che precede, nel primo atto, l'arrivo in scena delle due donne, accolte dal coro femminile delle "figlie di Calcide". Il coro femminile nella tragedia di Eschilo accoglie le due donne che scendono da un carro. Nel ventaglio le donne del coro sono rappresentate in due gruppi, uno nella barca e uno sulla sponda di Aulide, a destra di chi guarda. Nella tragedia le due donne incontrano Agamennone e poco dopo arriva Achille, promesso sposo di Ifigenia.
Nel ventaglio Achille viene rappresentato sulla sinistra del riguardante a cavallo con un gruppo di guerrieri che indicano la scena.
 
Il linguaggio pittorico della pagina appare piuttosto sostenuto e da riferirsi ai pittori di ventagli della corte di Luigi XIV.
 


Note storiche:
 
Racine
 
 Ifigenia in Aulide viene rappresentata nell’Orangerie a Versailles, durante i sei giorni di festeggiamenti, dal 4 luglio al 31 agosto 1674, voluti da Luigi XIV per celebrare la conquista delle piazzeforti di Besançon (15 maggio) e Dole (7 giugno) nella guerra contro Carlo II d’Asburgo.
 
In sintesi potrebbe non essere un grande azzardo datare la pittura a questo breve periodo; l’argomento è di grande attualità e potrebbe addirittura essere collegato al clima di preoccupazione sollevato a Corte dalla morte improvvisa (avvelenamento ?) della Duchessa d’Orleans e da altre morti sospette che sfociarono nel  processo Voisin (1679). 
"I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio" Leonardo Da Vinci